01 marzo 2022

[ATTUALITÀ] Lo stato delle cose nella guerra tra Russia e Ucraina


Il Giornale d'Italia.it


Al momento le forze dell'invasore Putin si stanno facendo strada in Ucraina, anche se ci sono consultazioni in atto.  Lui ha abbandonato ogni pretesto, sta impedendo, come ogni dittatore che si rispetti, la libertà di informazione nella sua nazione, arresta chi sta manifestando contro la guerra, tutto viene filtrato dai suoi servizi di sicurezza. Sembra che noi, resto del mondo, ce ne stiamo accorgendo adesso. Eppure, da oltre 15 anni, sta agendo allo scoperto e senza alcuna vergogna. Cosa degli altri dittatori e del loro procedere verso il delirio, la guerra e la distruzione, ci siamo dimenticati? Abbiamo fatto tutti finta di nulla, chiuso gli occhi, perché lui ci ha pagato, ci ha reso deboli, esposti economicamente. E ora, finito di occuparsi della sua terra, mira ad espandersi. Come hanno fatto tutti quelli prima di lui. 


E noi? Ora che minaccia attivamente e come mai prima, la pace nella nostra Europa, indebolita da oltre 75 anni di calma, ci stiamo svegliando sbalorditi? Siamo qui che imprechiamo, movimentiamo i social, manifestiamo in piazza? Le nazioni che per anni hanno fatto affari con lui, hanno accolto i suoi oligarchi nei consigli di amministrazione delle più grandi multinazionali europee, si vedono scoperte e deboli, già. Avremo il coraggio di guardare davvero oltre la cortina del denaro e spezzargli le gambe o meglio chiudere tutti i rapporti con lui, soprattutto economici? L'opacità dei nostri governanti, la loro ignavia, la loro sete di potere, ci sta portando ad un punto di non ritorno. 

Ci aspetta l'inverno al freddo? Una recessione come mai PRIMA? Tornare al carbone? I prezzi alle stelle? Mi sta bene tutto, non la guerra. La guerra mai. Se arrivasse, il prezzo  in vite umane,  la distruzione, sarebbero  inimmaginabili. Non abbiamo idea, altro che libri e documentari, quel che ci hanno raccontato i nonni,  nulla in confronto alla realtà. 

IMPEDIAMOLO, ABBIAMO I MEZZI. FACCIAMOLO. LA NOTRA DEBOLEZZA SAREBBE LA NOSTRA FINE.


PS: parlare  sul web di quel che accade nel mondo, soprattutto ora, è nostro dovere.  Sul mio blog troverete aggiornamenti, articoli, riflessioni. Potrei essere superficiale e far finta di nulla, ma non sarebbe coerente.  Mi occupo di attualità e informazione da sempre e continuerò.  E so che sarete d'accordo con me.  Grazie.

21 commenti:

  1. Sono d'accordo con l'isolamento mondiale, in alternativa alla guerra. Lo sport può essere fondamentale. Nessuna partecipazione ad eventi. Poi ogni altra manifestazione culturale e di scambio. Chiuso lo stand all'Expo di Dubai. Fine del turismo. Mettere la popolazione contro le decisioni assurde del loro Presidente.
    Ma la guerra no, mai.

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    1. Vedo che c'è accordo su isolamento economico, culturale e sportivo. Così i russi saranno in grado di interpretare la realtà al di là delle mistificazioni del regime.

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  2. Penso che la guerra venga innescata da..non diritti,confini altro ...ma dai soldi ,interessi finanziari ...naturalmente nascosti da pseudo diritti altro..
    Dunque visto che quel che interessa son i soldi ..cerchiamo in tutti i modi di bloccarli..

    Grazie per la tu cronaca .aggiornamenti

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    1. Assolutamente si. La guerra, tutte le guerre, nascono per interessi economici, fin dalla nostra alba. Gli altri motivi accampati sono solo pretesti, lo sono sempre stati. Grazie🇺🇦

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  3. Sì, verissimo tutto.
    Bisogna non finanziarlo in alcun modo. Magari ne soffriamo di più noi ma sono certa che a nessuno piacerebbe vivere al peggio sotto i bombardamenti e vedere uccisi i propri familiari.
    Ed ancora sì, continuiamo a parlarne perché qui non si sta giocando e non si può assolutamente essere indifferenti. Lo sto facendo anch'io nel mio piccolo. Quando di solito mi sono sempre allontanata da ciò che potesse essere pessimismo e negatività. Ma qui si tratta di realtà e non mi importa se nessuno mi comunica nulla, ciò che m'interessa è che comunque leggano, anche se di sfuggita.
    Vedo tanta indifferenza in altri luoghi del web e questo è un male.
    Come per Putin vige la legge dell'opportunismo e dell'interesse. Mamma mia.
    Ciao Mariella, ti abbraccio forte.

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    1. Andiamo avanti per la nostra strada, quella dettata dalla coerenza e dal cuore. Qui è nella realtà, allo stesso identico modo. Bacio

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  4. Una grande nazione retta da una dittatura invade una nazione vicina retta democraticamente. Non ci possono essere dubbi, l'aggressore va fermato a tutti i costi, altrimenti sarebbe il via libera a tutte le prevaricazioni violente della terra, la fine dell'organizzazione internazionale e della civiltà.

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    1. C'è solo da fare presto. Abbiamo visto tutti la fila di camion lunga sessanta chilometri...

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  5. A me, questa guerra fa paura ! Isolare la Russia, alzare le sanzioni, manifestare contro la guerra; queste sono le "armi" che possiamo usare per fermare questa follia, dettata dai soldi, dal potere, senza nessuna pietà per la popolazione !! Ci dovevamo pensare prima, non dovevamo fidarci !! Putin è un folle dittatore e va fermato , anche se la nostra economia dovesse soffrirne, tutto meglio della guerra che va evitata ad ogni costo. Ciao , buon pomeriggio.

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    1. Fino a quando ha fatto comodo, tutta l'Europa ha stipulato alleanze economiche con la Russia. O meglio con lui. E nessuno se ne è preoccupato. Anche perché chi ci rimette è solo la popolazione. Mi ha annichilito un giornalista che questa mattina ha parlato di "solo" 187 civili morti. Solo? Che orrore!!! Un abbraccio!

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  6. Sinceramente non sono d'accordo con l'isolamento della Russia, temo che possa provocare un'escalation irreversibile. Credo che lo facciamo incazzare ancora di più, lui è il capo di uno stato che dal punto di vista militare rappresenta una super potenza mondiale e alle sue spalle ha una storia importante. Non può dimostrare al mondo di essere debole, se con le sanzioni cede dimostra che può essere facilmente attaccato, ma lui non è quel tipo di persona e credo che abbia comunque calcolato le sanzioni prima di attaccare. Credo che la soluzione sia una trattativa di pace che preveda un accordo tra Occidente e Oriente. Si potrà dire che non è giusto, ma se l'alternativa deve essere la terza guerra mondiale o le armi nucleari, credo che l'accordo sia la soluzione migliore per tutti. Anche perchè non credo che la Cina sopporterebbe un isolamento totale della Russia.

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    1. Sarebbe solo un ulteriore pretesto per Putin, pensare che le sanzioni inasprirebbero il conflitto. E ci sono stati molteplici incontri per scongiurarlo. È evidente che non è mai stato nelle sue intenzioni trovare un compromesso. Certo è che non si aspettava questo tipo di risposta, in primis dagli ucraini. No, non possiamo permetterci nessuna concessione e percorrere tutte le strade possibile evitando la guerra. La Cina sta a guardare, secondo me spera in un default della Russia...

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  7. Quello che mi preoccupa parecchio è che Putin comincia a sembrare poco lucido. Sembra che decida più seguendo un delirio quasi mistico in nome della "grandezza della Russia" e che quindi ha perso la capacità di distinguere fra principii astratti e effetti materiali, quindi infischiandosene delle conseguenze che subiranno i suoi stessi concittadini. Un po' come Hitler, che ha deliberatamente insistito a non arrendersi persino quando ormai la Germania stessa era invasa da russi e americani e non aveva alcun senso continuare a opporre resistenza. Siccome Putin ha a disposizione un arsenale nucleare, questa sua "follia" mi preoccupa tantissimo. La mia speranza è che venga bloccato dai suoi stessi sodali, magari che abbia un "malore" durante la notte, come si usava nella vecchia URSS e anche ai tempi degli zar.

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    1. Condivido l'idea che Putin sia in pieno delirio di onnipotenza. E penso non si aspettasse le risposte che ha avuto sia da parte dell'Europa che dall'Ucraina. Per non parlare degli stessi russi che non smettono di protestare. Certo, tutto questo non lo farà desistere per cui ben venga la tua idea del "malore"!

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  8. Io credo che con un folle del genere, l'unica via d'uscita e di salvezza potrebbe essere l'insurrezione popolare. Del resto, con le sanzioni si punta anche e soprattutto a quello. Peccato che ancora una volta a pagarne le spese sarà il popolo. E che il popolo ci salvi...

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    1. Ho letto fin troppo nel web la celebre frase di Gino Strada su chi è realmente colui che ci rimette nelle guerre: cioè noi civili. Ora speriamo che lo stiano comprendendo bene anche i russi e che salvino la situazione.

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  9. Bisognerebbe giocare di diplomazia, isolare, ma non umiliare, la Storia lo insegna. Poi temo che lui troverebbe comunque qualche alleato scriteriato.

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    1. Forse bisognerebbe giocarsi la carta di concedergli qualcosa che in realtà ha già, ad esempio la Crimea. Ma non so quanto gli possa bastare...

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  10. Impediamolo... ma come facciamo? l'isolamente è di obbligo ma non sembra che ciò possa fermare niente. E poi, la guerra la facciamo noi a lui?
    Ieri ascoltavo a Pablo Iglesias, che è stato vicepresidente del "Gobierno" spagnolo fino otto nove mesi. Appartiene a "Unidas Podemos", la sinistra dei valori sociali, i diritti dei collettivi oppresi e soprattutto della bandiera della pace. Ieri diceva che la Nato non può intervenire ma che potrebbe farlo una calizione di paesi che sì andassero al fronte a combattere i russi, poiche - secondo lui - inviare armi non è una soluzione... Andare in guerra... (ammeteva che aveva tantissimi dubbi).

    E poi, l'isolamento, arrabbierà ancora di più l'attaccante?

    podi-.

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    1. Carlos, non è facile mettere in piedi una macchina complessa come quella delle sanzioni a cui si è già pensato. Il presidente Biden ne sta aggiungendo altre due, intanto colpirlo economicamente mi sembra una buona strada. Un modo efficace per indebolire il suo centro del potere e far capire ai russi quanto questo colpo di testa li stia danneggiando. Sperare che si trovi sempre più solo, lì al comando. La Nato può solo difendere i paesi che fanno parte dell'organizzazione e intanto speriamo che il conflitto non si allarghi...

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)