Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
La religione del mio tempo (Milano, Garzanti, 1961)
Note biografiche e riflessioni
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna nel 1922 e muore ad Ostia nel 1975. Quest'anno si celebra il centenario della sua nascita. Poeta, scrittore, drammaturgo,sceneggiatore, attore, regista, pittore, linguista, traduttore e saggista. Quel che c'è da dire su di lui lo lascio a chi ha più competenza di me. Io posso solo dirvi che leggendo una sua poesia o un suo libro si viene travolti da una marea di emozioni. Lo stesso accade guardando un film da lui diretto o interpretato. Era un uomo sempre più disgustato dalla corruzione e il degrado che avvelenavano la società, i costumi e la cultura italiana. Sempre diviso tra tormenti interiori e lotta sociale. La poesia di oggi, tratta da una delle sue raccolte più potenti, rappresenta una scelta di libertà, un affrancarsi dai suoi dubbi. E la constatazione che al declino non ci sia rimedio, è quanto di più attuale si possa leggere oggi.
Quando ho ascoltato interviste a Pier Paolo Pasolini mi sono sempre piaciute. Ho cercato di leggere Ragazzi di vita, ho acquistato il libro e ho visto una Roma diversa a quella dei turisti e la gente benestante, ma non ho potuto finirlo; responabile, l'argot, il gergo, che causava fatica a me e che non sempre sapevo se erano parole italiane sconosciute da me o l'argot proprio dei ragazzi dei bassifondi.
RispondiEliminapodi-.
Sì, come dico nel post di oggi, Ragazzi di vita è un libro difficile, per la struttura, per il dialetto usato, per la frammentarietà. Non è semplice superare quegli scogli. Se poi ci aggiungiamo il fatto che non è la tua lingua... Potresti leggere i suoi racconti.
EliminaUn abbraccio.
Le analisi di Pasolini sono tutte esatte. Nei suoi scritti c’è molto dell’Italia di oggi. Le sue parole sono ancora attuali. Purtroppo gli intellettuali, gli uomini dotati grande sensibilità e intelligenza come lui sono mosche bianche. Artista poliedrico, ogni sua opera colpisce profondamente, ti tocca il cuore. Grande regista, grande poeta e grande scrittore.
RispondiEliminaUn grande abbraccio, buon sabato!!
EliminaA volte mi domando se, artisti completi ed di altissimo livello come lui, torneranno ad affacciarsi sul panorama italiano.
EliminaProbabile che oggi non ci siano nemmeno le condizioni.
Buona domenica!
È un autore che non conosco, ho provato a leggerlo ma non ci sono riuscita.
RispondiEliminaTi capisco. A me succede con altri autori, italiani e stranieri.
EliminaLa freddezza, a volte sconfinante nell'astrattezza, di Moravia diventava efficacia comunicativa in un intellettuale completo e vibrante come Pasolini.
RispondiEliminaMoravia, per riprendere anche il commento di Sara, è uno degli autori più ostici per me. Forse proprio per quel suo essere algido e distaccato. Non riesce a coinvolgermi.
EliminaSembra scritta ai giorni nostri e con una così potente e lucida veemenza tale da farmela amare particolarmente
RispondiEliminaÈ carica di rabbia. Attualissima!
EliminaAveva sicuramente ragione. Buona domenica a te.
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